Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Benedetto dal Borgo (o del Borgo), noto anche come Benedetto d'Asolo, è stato un eretico antitrinitario del XVI sec., condannato a morte dall'Inquisizione romana.
Notaio di Asolo divenuto vescovo anabattista, verso la fine degli anni quaranta aderì alla svolta antitrinitaria di Girolamo Busale, cominciando a predicare la nuova dottrina, e destando critiche da parte dei correligionari (tra questi in particolare Agostino Tealdo).
Nel maggio 1550 fu scomunicato e bandito da Asolo. Recatosi a Cittadella, a Vicenza e a Padova, la sua predicazione ebbe largo seguito. Convocò il sinodo antitrinitario di Venezia del 1550. Dall'ottobre 1550 si dedicò all'organizzazione della comunità anabattista del Polesine, predicando in pubblico a Rovigo. Scelta temeraria, che gli costò la denuncia e l'arresto nel febbraio 1551. Interrogato dall'Inquisizione di Rovigo, proclamò baldanzosamente la sua fede, rifiutandosi, nonostante minacce e torture, di svelare i nomi dei compagni e i dettagli sui suoi spostamenti. Condannato a morte, fu giustiziato il 17 marzo 1551.
Bibliografia
- Luca Addante, Eretici e libertini nel Cinquecento italiano, Laterza, Roma-Bari 2010.
- Aldo Stella, Dall'anabattismo al socinianesimo nel Cinquecento veneto, Liviana, Padova 1967.
- Aldo Stella, Anabattismo e antitrinitarismo in Italia nel XVI secolo, Liviana, Padova 1969.
Voci correlate
Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2013
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]