Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Battista Amai è stato un artigiano e venditore ambulante del XVI sec. perseguitato dall'Inquisizione veneziana.
Originario di Cremona, produceva e vendeva statuette di smalto e bambole a Venezia al mercato di Rialto. Per questo era detto "Battista dalle bambine". Fu arrestato il 20 settembre 1572 sul ponte di Rialto e processato dal Sant'Uffizio insieme con l'amico di lunga data Prospero, venditore di cappelli, a sua volta arrestato un mese e mezzo prima, il 2 agosto 1572. Nel processo fu coinvolto anche un mendicante cieco, di nome Piero, che frequentava i due.
Battista discorreva contro cardinali, preti e frati e contro i governanti veneziani, facendo gli elogi dei "lutherani", da lui definiti, secondo una testimonianza resa al processo contro di lui da un altro venditore, "migliori e più charitativi che noi, perché si amano insieme, et fanno delle limosine, et meteno a commun fra loro".
Si mostrò pentito e chiese perdono al Sant'Uffizio, adducendo di essere povero e di avere sette figli da sfamare. Come l'amico Prospero, Battista fu condannato all'abiura e a mostrarsi con l'abitello e una candela in mano, in segno di penitenza, di fronte alla Basilica di San Marco.
Bibliografia
- John J. Martin, Venice's hidden enemies: Italian heretics in a Renaissance city, University of California Press, Berkeley 1993, pp. 158, 210-211.
- Rosa M. Salzberg, The Margins in the Centre. Working Around Rialto in Sixteenth-Century Venice, in The Place of the Social Margins, 1350–1750, edited by Andrew Spicer and Jane L. Stevens Crawshaw, Routledge, New York-London 2017, pp. 135-152.
Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2020
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]