Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Bartolomeo Stella (Brescia, 1488 - Dillingen, 6 settembre 1554) è stato un ecclesiastico, stretto collaboratore del cardinal Reginald Pole.
Biografia
Figlio di un ricco mercante di Brescia, addottoratosi a Padova in utroque iure, nel 1517 si trasferì a Roma, dove conobbe Gaetano di Thiene nell'ambito dell'Oratorio del Divino amore e si fece sacerdote. Rientrato a Brescia nel 1520, si dedicò ad opere di carità, fondando un oratorio sul modello di quello del Divino amore e un ospedale per gli incurabili. Nel 1534, di nuovo a Roma, fu nominato protonotario apostolico. Si discostò dai teatini e si avvicinò al gruppo del cardinal Pole, di cui divenne familiare. Fu al seguito di Pole a Trento nel 1545-46 e fu suo conclavista nel 1549. Fu esecutore testamentario di Vittoria Colonna nel 1547. Assistette, con Alvise Priuli e Donato Rullo, Marcantonio Flaminio morente nel 1550.
Accompagnò Pole nel suo ritiro nell'abbazia di Maguzzano e nella sua legazione in Germania, nel corso della quale egli morì.
Commentando il suo distacco dai teatini ed avvicinamento al cardinal Pole, nel gennaio 1534 il cardinal Carafa scrisse di lui: "Stella non lucet".
Bibliografia
- Processo Morone2, vol. I, p. 516, nota 41.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]