Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Bartolomeo Spina (Pisa, 1474 ca. - Roma, dicembre 1546 / gennaio 1547), è stato un teologo e inquisitore domenicano, maestro del Sacro Palazzo nel 1545-1546.
Biografia
Bartolomeo Spina, inquisitore domenicano, teologo e demonologo, nacque a Pisa tra il 1474 ed il 1479. Entrato nell'Ordine dei Predicatori verso il 1494, fu allievo di Silvestro Mazzolini detto Prierias, priore del convento di San Domenico a Bologna ed autore dei trattati di demonologia Strigamagarum demonumque mirandis e Summa Sylvestrina.
Vicario modenese dell'inquisitore di Ferrara Antonio Beccari nel biennio 1518-20, Bartolomeo Spina svolse questo compito con singolare rigore, conducendo alcuni processi per stregoneria particolarmente controversi.
L'efficacia con la quale lo Spina si dedicò all'incarico gli valse, nel 1530, la nomina di rettore dello Studio bolognese e, poco dopo, quella di vicario dell'ordine domenicano.
Trascorsi cinque anni, venne chiamato a Padova per insegnare teologia, esperienza che lo portò, in un momento successivo, ad essere nominato maestro del Sacro Palazzo. Questa nomina rappresentò il culmine della sua carriera consentendogli di diventare consulente di Paolo III durante le fasi iniziali del concilio di Trento. Fu in quest'occasione che lo Spina espresse il suo parere sui temi della giustificazione per sola fede e dell'immacolata concezione.
Morì a Roma tra il dicembre del 1546 e il gennaio del 1547.
Personalità dai molti interessi, rivolse l'attenzione da una parte alle opere di Pomponazzi, redigendo il Flagellum in tres libros ed il Tutela veritatis de immortalitate animae, e, dall'altra, alle opere di Tommaso de Vio, generale dell'ordine domenicano, redigendo il Propugnaculum Aristotelis de immortalitate animae.
La particolare sensibilità che nutriva nei confronti della magia e l'innegabile influenza del Prieras lo indussero a dedicarsi alla Quaestio de strigibus scritta nel biennio 1518-20 oppure tra il 1520 ed il 1523 e finalizzata a dimostrare l'esistenza della stregoneria.
Bibliografia
- Maurizio Bertolotti, La Quaestio de strigibus di Bartolomeo Spina ed il dibattito sulla stregoneria in Italia nel primo '500. Tesi di laurea, Università degli Studi di Firenze, relatore Leandro Perini, a.a. 1975-76.
- Matteo Duni, Spina, Bartolomeo, in DSI, vol. 2, pp. 1471-1472.
- Herman H. Schwedt, Die Anfänge der Römischen Inquisition. Kardinäle und Konsultoren 1542 bis 1600, Herder, Freiburg 2013, pp. 244-246.
- Michael Tavuzzi, Renaissance inquisitors. Dominican inquisitors and inquisitorial districts in northern Italy, 1474–1527, Brill, Leiden 2007, pp. 28–29.
- Domizia Weber, Sanare e maleficiare. Guaritrici, streghe e medicina a Modena nel XVI secolo, Carocci, Roma 2011, pp. 149–168, 187–205.
- Gabriella Zarri, Spina Bartolomeo, in Encyclopedia of Witchcraft. The Western Tradition, edited by Richard M. Gordon, ABC-CLIO. Inc., Santa Barbara (California) 2006, vol. 4, pp. 1081–1082.
Link
- Scheda su Bartolomeo Spina sul sito Symogih.org
Article written by Domizia Weber | Ereticopedia.org © 2014
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]