Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Bartolomeo Ghisellini della Mirandola è stato un predicatore e vescovo del XVI sec., appartenente all'ordine domenicano e sospettato di eresia.
Le sue prediche modenesi tra il 1539 e il 1541 e il tenore dei suoi corsi in qualità di lettore di filosofia e teologia presso il convento modenese di San Domenico gli attirarono sospetti di eresia, tant'è che nel 1541 dovette allontanarsi da Modena per un certo tempo. Rientratovi nel 1544, riprese le funzioni di lettore a San Domenico. Rilasciò un attestato di ortodossia a Bartolomeo della Pergola, utilizzato in seguito da quest'ultimo per difendersi dalle accuse di eresia.
Protetto da Gregorio Cortese, nel 1545 riparò nel Regno di Napoli e, nominato nel 1553 da Giulio III vescovo di Citrum (in Macedonia), resse come suffraganeo la diocesi di Mantova (di cui era titolare il cardinale Ercole Gonzaga). Morì nel 1564.
Bibliografia
- Processo Morone2, vol. 1, pp. 311-12 nota 30 (e bibliografia ivi).
Link
- Scheda su Bartolomeo Ghisellini sul sito Symogih.org
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]