Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Armando Saitta (Sant’Angelo di Brolo, 15 marzo 1919 - Roma, 26 maggio 1991) è stato uno storico italiano.
Cenni biografici
Nato in un piccolo paese della provincia di Messina, rimasto orfano di padre terminò in anticipo il liceo e nel 1935 fu ammesso alla Scuola Normale Superiore di Pisa, laureandosi nel giugno 1940 con una tesi su Andrea Luigi Mazzini. A Pisa fu allievo di Luigi Russo, Guido Calogero e Carlo Morandi. Le ricerche per la tesi lo portarono ad entrare in contatto con Delio Cantimori, che divenne il suo maestro di riferimento. Durante gli anni di formazione maturò un orientamento liberalsocialista, che lo portò in seguito ad aderire al Partito d'Azione. Nel 1942 divenne insegnante di ruolo a S. Miniato e nel 1947 fu comandato presso la Scuola annessa alll'Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea di Roma, di cui divenne segretario nel 1949. Nel 1953-54 fu lettore di italiano presso l'Università di Granada. Nel 1954 ottenne una cattedra di storia moderna presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Pisa. Dall'a.a. 1967-68 si trasferì a Roma, presso la Facoltà di Magistero, trovandosi subito a fronteggiare il movimento studentesco del Sessantotto, di cui fu un severo critico. Dall'a.a. 1971-72 fino al 1989 insegnò presso la Facoltà di Scienze Politiche.
Saitta fu un attivo organizzatore di cultura e di gruppi di studio e ricerca. Nel 1953 fu nominato direttore della rivista "Movimento operaio" (pubblicata da Feltrinelli). Nel 1955 divenne direttore della collezione storica di Laterza. Nel 1962 fondò la rivista "Critica storica", che diresse fino alla morte.
Nel 1973 divenne presidente dell’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea e nel 1986 fondò l'Associazione degli storici europei. Fu membro dell'Accademia dei Lincei e del Consiglio Superiore degli Archivi.
Concentrò le sue ricerche sulla storia francese del periodo rivoluzionario nonché sul giacobinismo italiano dell'Ottocento. Fu anche autore di un manuale di storia per i licei (Il cammino umano), pubblicato per la prima volta nel 1951 da La Nuova Italia e più volte riedito, che ebbe notevole successo e diffusione, il cui orientamento politicamente di sinistra fu al centro di alcune critiche (in particolare da parte degli ambienti cattolici).
Un progetto interrotto: l'Onomasticon Inquisitionis
Il progetto Onomasticon Inquisitionis fu lanciato verso il 1975 da Saitta e promosso dall'Istituto storico italiano per l'età moderna e contemporanea che egli dirigeva e fu abbandonato verso il 1985, per ragioni non chiare.
Malgrado questa interruzione, si trattò di un progetto importante, finalizzato a costruire un repertorio di tutte le persone che furono coinvolte nelle attività dell'Inquisizione (quindi inquisiti, ma anche personale inquisitoriale, testimoni etc.) che mobilitò non trascurabili risorse umane e finanziarie (molti dei collaboratori erano all'epoca giovani e avviatisi da poco alla ricerca e venivano retribuiti per il lavoro svolto), e sulla cui storia e sui cui risultati peraltro scarseggiano le testimonianze bibliografiche1. Il consistente materiale raccolto è conservato a Roma presso la Biblioteca dell'Istituto allora diretto da Saitta in 18 schedari di legno che contengono le schede redatte dai singoli collaboratori durante ricerche archivistiche svolte in Italia e in Spagna. Il materiale non è inventariato e versa in condizioni di conservazioni non ottimali. Secondo una stima di Herman H. Schwedt le schede sarebbero circa 36.000 e potrebbero rappresentare ancora oggi, se inventariate e valorizzate, un utile strumento per approfondire la storia dell'Inquisizione o quantomeno momenti importanti di storia della storiografia.
Opere principali
- Le costituenti francesi del periodo rivoluzionario (1789-1795), Sansoni, Firenze 1946 (ristampato per i tipi dell'Istituto storico italiano per l'eta moderna e contemporanea, Roma 1989).
- Avvertimenti di don Scipio di Castro a Marco Antonio Colonna quando andò viceré in Sicilia, Edizioni di Storia e letteratura, Roma 1950.
- Il cammino umano, La Nuova Italia, Firenze 1951 (manuale scolastico più volte ristampato).
- Filippo Buonarroti. Contributo alla storia della sua vita e del suo pensiero, Istituto storico italiano per l'eta moderna e contemporanea, Roma 1972 (2 voll.).
- Antologia di documenti e di critica storica, Laterza, Bari 1985 (3 voll.).
- Momenti e figure della civiltà europea, Edizioni di Storia e letteratura, 1991-1997 (5 voll.) [raccolta degli scritti].
- Dalla Granada mora alla Granada cattolica. Incroci e scontri di civiltà, Istituto storico italiano per l'eta moderna e contemporanea, Roma 1984 (ristampato per i tipi di Cacucci, Bari 2006).
Bibliografia essenziale
- Eugenio Di Rienzo, Un dopoguerra storiografico. Storici italiani tra guerra civile e Repubblica, Le Lettere, Firenze 2004.
- Scritti in ricordo di Armando Saitta, Franco Angeli, Milano 2002 (volume commemorativo promosso dal Dipartimento di Studi Politici dell'Università La Sapienza di Roma).
- Paolo Simoncelli, Saitta, Armando, in Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Politica, Istituto dell'Enciclopedia italiana, Roma 2013.
- Studi in onore di Armando Saitta dei suoi allievi pisani, a cura di Regina Pozzi e Adriano Prosperi, Giardini, Pisa 1989.
Approfondimenti on line
- Paolo Simoncelli, De Felice-Saitta censurati dall’Ideologia [«Avvenire», 22 maggio 2016]
Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2015-2016
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]