Massimo, Antonio

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Antonio Massimo è stato un medico del XVI sec.

Attivo a Venezia e nel territorio della Serenissima, svolse una certa attività di proselitismo filoprotestante (i suoi spostamenti fuori dalla capitale per svolgere la pratica medica, nel bergamasco e ad Oderzo, erano dettati dalla speranza di poter fare più efficace opera di proselitismo fuori da Venezia). Fu denunciato all'Inquisizione di Venezia nel 1560. Emigrò in seguito a Ginevra, dove risultava residente nel 1571.

Bibliografia

  • Alessandra Celati, Contra medicos: Physicians Facing the Inquisition in Sixteenth-Century, in Medicine and the Inquisition in the Early Modern World, edited by Maria Pia Donato, Brill, Leiden 2019, pp. 72-91: p. 87.
  • Andrea Del Col, Un territorio sotto l’Inquisizione. Conegliano e la diocesi di Ceneda nel Cinquecento, in Un Cinquecento inquieto. Da Cima da Conegliano al rogo di Riccardo Perucolo, a cura di Gian Domenico Romanelli, Giorgio Fossaluzza, Marsilio, Venezia, 2014, pp. 35-49: p. 45.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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