Gervasio, Anna

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Anna Gervasio (Gervas), detta "la Brandula" è stata una donna processata per stregoneria a Poschiavo tra febbraio e marzo 1672, condannata a morte e giustiziata.

Era sposata con Romedio Gervasio (Gervas), risiedeva a Piscitello, aveva ca. 60 anni al momento della sua incriminazione ed era madre di tre figli (un maschio e due femmine). Sottoposta più volte a tortura, confessò di aver praticato malefici e di aver insegnato l'arte stregonesca alle figlie (ma anche il figlio maschio, Giovan Andrea Gervasio, era sospettato di stregoneria, tant'è che fu processato nel 1709). Fu condannata a essere bruciata viva, con la clausola che fosse giustiziata tramite decapitazione se si fosse mostrata pentita. L'esecuzione avvenne con ogni probabilità il 31 marzo 1672.

Fonti e bibliografia

  • Gaudenzio Olgiati, Processi di Stregoneria nella Antica Giurisdizione di Poschiavo 1631-1672, trascritti da R. Juvalta (1969), vol. I, pp. 161 sgg.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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