Dandolo, Andrea

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Andrea Dandolo è stato un patrizio veneziano del XVI sec.

Fu convocato dal Sant'Uffizio di Venezia il 2 settembre 1568, all'epoca ventenne, dopo che Ludovico Abbiosi e Alvise Mocenigo rivelarono sotto interrogatorio che aveva partecipato a riunioni di eterodossi organizzate da Teofilo Panarelli al Fondaco dei Tedeschi e alla Giudecca. Tentò di minimizzare sulla partecipazione alle riunioni eterodosse, dicendo che, anche se aveva frequentato personaggi che erano stati inquisiti, non aveva mai parlato con loro di questioni di fede. La sua dissimulazione fu efficace: non subì ulteriori convocazioni e non fu processato. Morì assassinato in circostanze non note nel 1571.

Bibliografia

  • Federica Ambrosini, Storie di patrizi e di eresia nella Venezia del ‘500, Franco Angeli, Milano 1999, pp. 140-142.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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