Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Alfonso Ariano (Ferrara, 1516 - Rovigo, 4 settembre 1571) è stato un capitano di ventura, condannato a morte dall'Inquisizione di Venezia.
Combatté nelle fila degli ugonotti francesi (partecipando anche a campagne nelle Fiandre e in Ungheria). Rientrato dalla Francia in Italia e stabilitosi a Guardia Ferrarese, fu perseguitato dall'Inquisizione di Rovigo nel 1569, ma fuggì. Nel 1571 fu arrestato a Chioggia e trasferito a Venezia. Fu sottoposto a tortura, ma non denunciò nessun complice. Fu infine condannato a morte e la sentenza fu fatta eseguire dal capitano di Rovigo: Ariano fu strangolato in carcere, quindi il cadavere arso sul rogo.
Bibliografia
- Salvatore Caponetto, La Riforma protestante nell'Italia del Cinquecento, Claudiana, Torino 19972, p. 248.
- Gino Marchi, La Riforma tridentina in Diocesi di Adria nel secolo XVI. Descritta con il sussidio di fonti inedite, Rebellato, Cittadella (Pd) 1969, pp. 238-242.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]