Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Alessandro Caverzago (Piacenza, 1515 - Piacenza, 2 giugno 1564) è stato un patrizio di Piacenza condannato a morte per eresia.
Fu introdotto al circolo eterodosso di Isabella Bresegna, moglie di Ferrante Gonzaga, governatore di Piacenza per conto di Carlo V, dal cugino Taddeo Caverzago, notaio. Venuta meno questa protezione con il ritorno di Piacenza sotto il dominio dei Farnese (1556), fu arrestato e tradotto a Roma. Si salvò sottoponendosi all'abiura (1558). Rientrò a Piacenza, ma cadde di nuovo, e stavolta fatalmente, sotto l'offensiva inquisitoriale. Messo alle strette, confessò, ma la condizione di relapso ne giustificò la condanna a morte. Fu giustiziato il 2 giugno 1564.
Bibliografia
- Piero Castignoli, L’attività penale del Sant’Ufficio di Piacenza. La tragedia dei Caverzago: una storia secretata, in «Bollettino Storico Piacentino», 97, 2002, pp. 177-203.
- Piero Castignoli, Caverzago, Alessandro, in DSI, vol. 1, p. 315.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]