Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Alberto Botton fu perseguitato per stregoneria a Poschiavo tra marzo e aprile 1674 e condannato a morte.
Figlio di Andrea e di Anna Botton, perseguitata come strega e morta a causa delle torture, nonché fratello di Jacomo Botton, che era stato bandito per stregoneria, era Consigliere d’Officio. Accusato anche lui, fu deposto dalla carica. Torturato, confesso di essere stato iniziato alla stregoneria da Anna Zala, detta "Nusciatta", di aver partecipato al sabba e praticato malefici. Fu condannato a morte e decapitato.
Fonti e bibliografia
- Gaudenzio Olgiati, Processi di Stregoneria nella Antica Giurisdizione di Poschiavo 1673-1674, trascritti da R. Juvalta (1969), vol. II, pp. 419 sgg.
Link
- Fascicolo processuale di Alberto Botton sul sito del Comune di Poschiavo.
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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]