Pennabilli, Adeodato

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Adeodato Pennabilli, noto anche come Adeodato da Siena, è stato un frate agostiniano eremitano del XVI secolo, sospettato di eresia e attivo nella riforma del suo ordine.

Fu lettore e maestro degli studenti a Padova nel 1539. Sempre a Padova ottenne il titolo di baccelliere nel 1541. Nel 1543, in seguito alla sua predicazione a Treviso, fu convocato a Roma, arrestato e interrogato per conto del Sant'Uffizio. Liberato poco dopo, fu trasferito a Palermo in qualità di reggente dello Studio agostiniano locale, che diresse fino al 1552. Fu anche teologo dell'arcivescovo di Palermo Pietro Tagliavia d'Aragona, che accompagnò a Trento nel 1551.
rettore della provincia palermitana del suo ordine, ebbe un contrasto col maestro generale Cristoforo da Padova e fu convocato a Roma. Riconciliatosi col maestro generale, fu da questi inviato nel 1555 in Baviera per attendere alla riforma dei conventi locali dell'ordine. Dal 1556 risiedette nel convento di Montepulciano. Nel 1561 fu eletto alla testa della provincia senese dell'ordine. Morì nel 1588.

Bibliografia

  • Agostino Giacomini, Adeodato da Siena, in DBI, vol. 1 (1960).
  • Processo Morone2, vol. 1, p. 1080, nota 18.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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