Sede inquisitoriale di Mondovì

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


L'Inquisizione si stabilì a Mondovì attorno al 1474, governata dai domenicani. Il primo giudice della fede noto risale tuttavia al 1559. Dal 1561 al 1566 la diocesi di Mondovì fu retta dal cardinal Michele Ghislieri (che si servì come vicario di Girolamo Ferragata), e ciò diede non poco impulso all'attività inquisitoriale, nonostante le resistenze del duca di Savoia Emanuele Filiberto. In ogni caso sotto il Ghislieri e nelle prime fasi del vescovado del suo successore Vincenzo Lauro l'azione inquisitoriale fu diretta principalmente dai vicari vescovili. Mondovì può essere considerata sede inquisitoriale stabile a partire dall'inquisitorato di fra Alessandro Longo (1570-1607?). L'ultimo Inquisitore di Mondovì fu Tommaso Giacinto Bernardi (nominato nel 1694). Mondovì passò quindi da sede inquisitoriale autonoma a vicariato dell'Inquisizione di Torino. Questo vicariato cessò ufficialmente di esistere nel 1799, allorché l'Inquisizione fu soppressa in Piemonte.

Vedi anche: Lista degli Inquisitori di Mondovì

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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