Maffei, Scipione

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


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Scipione Maffei (Verona, 1 giugno 1675 – Verona, 11 febbraio 1755) è stato uno storiografo, drammaturgo ed erudito.

Negli anni cinquanta Maffei, assieme a Ludovico Antonio Muratori, aprì un dibattito su magia e religione, intervenendo con l'Arte magica dileguata, in cui mise in luce l'incompatibilità del cristianesimo ormai illuminato e ragionevole con la persistenza della magia (criticando vivamente le tesi di Girolamo Tartarotti, il quale, pur avendo condannato la persecuzione delle streghe, aveva ammesso l'esistenza delle pratiche magiche, dal che nacque un accesa polemica tra i due letterati), e successivamente con l'Arte magica distrutta. Prima di morire avrebbe tratto tutte le conseguenze dal dibattito che ne conseguì con l'Arte magica annichilata.

Bibliografia

  • Gian Paolo Romagnani, Maffei, Scipione, in DBI, vol. 67 (2006) (e bibliografia ivi).

Voci correlate

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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