Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444
Il notaio della Congregazione del Sant'Uffizio era un funzionario incaricato di redigere (in latino) i verbali dei processi e tutti gli atti del tribunale romano. Nei primi decenni di vita della Congregazione fu sempre un laico, a partire dal Seicento si impose la consuetudine di nominare un capo notaio ecclesiastico assistito da consulenti laici. Nel XVI sec. i notai del Sant'Uffizio romano furono Sano Perelli, Claudio de Valle e Flaminio Adriani, tutti e tre giureconsulti laici.
La figura del notaio esisteva anche nei tribunali periferici (ma si solito si trattava del notaio al servizio della curia vescovile che svolgeva anche il ruolo di notaio del tribunale inquisitoriale locale).
Bibliografia
- Andrea Del Col, Notaio, in DSI, vol. 2, pp. 1118-19.
- Thomas F. Mayer, The Roman Inquisition: A Papal Bureaucracy and Its Laws in the Age of Galileo, University of Pennsylvania Press, Philadelphia 2013.
- Herman H. Schwedt, Die Anfänge der Römischen Inquisition. Kardinäle und Konsultoren 1542 bis 1600, Herder, Freiburg 2013.
Link
- Scheda sul Notaio della Congregazione del Sant'Uffizio sul sito Symogih.org
Article written by Redazione | Ereticopedia.org © 2014
et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque
[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]