Ory, Matthieu

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Matthieu Ory o d'Ory (La Caune, 1492 - Parigi, 12 giugno 1557) è stato un teologo e inquisitore domenicano.

Entrato nell'ordine domenicano nel 1510, si addottorò in teologia alla Sorbona nel 1528. Priore del convento parigini di Saint-Jacques, soggiornò a Roma nel 1538, esaminando Ignazio de Loyola (che difese). Con breve del 15 luglio 1539 fu nominato da Paolo III Inquisitore generale di Francia. Processò e mandò a morte Etienne Dolet.

Uomo di fiducia di re Francesco I, gli suggerì l'istituzione della Chambre ardente. Enrico II lo inviò nel 1554 a Ferrara per far abiurare Renata di Francia.

Nel 1553 Calvino gli scrisse sotto pseudonimo per denunciare Michele Serveto, allora residente a Lione (Serveto fu arrestato ma poi fuggì a Ginevra, dove lo attendeva il rogo).

Opere

  • Ad haeresum redivivas affectiones Alexipharmacum (1544).

Bibliografia

  • Roland H. Bainton, Michel Servet, Hérétique et Martyr, 1553-1953, Droz, Genève 1953.
  • Henri Bernard-Maître, L’inquisiteur Matthieu Ory et son «Alexipharmacon» contre les hérétiques (1544), in «Revue des Sciences Religieuses», 30, 1956, pp. 241-260.
  • Alain Tallon, Ory, Matthieu, in DSI, vol. 2, pp. 1148-1149.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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