Marano, Manusso

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Manusso Marano o Maran è stato un medico e umanista del XVI secolo, perseguitato dall'Inquisizione.

Originario di Candia (Creta), figlio del notaio Michele Marano (anche il fratello Marco fu notaio), studiò medicina e filosofia presso lo Studio di Padova, dove fu aiutato da Agostino Gadaldino, che garantì sulla sua ortodossia. Dopo la laurea, esercitò la pratica medica tra Padova e Venezia e redasse un trattato sul Purgatorio, collezionando libri proibiti. Rientrato nell'isola natale, fu arrestato insieme con il collega medico Giovanni Cassimati e al maestro di scuola Francesco Gentile (che si spacciava per lucchese, ma era in realtà di Fermo e che aveva indottrinato Manusso stesso), e con loro fu estradato a Venezia e sottoposto a processo inquisitoriale. Condannato a cinque anni di prigione e al bando da Candia, si sottomise all'abiura nel 1571.

Bibliografia

  • Alessandra Celati, Medici ed eresie nel Cinquecento italiano, tesi di dottorato inedita, Università degli Studi di Pisa, 2016.
  • Silvana Seidel Menchi, Erasmo in Italia 1520-1580, Bollati Boringhieri, Torino 1987, pp. 220-222.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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