Marini, Leonardo

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Leonardo Marini (Chio, 1509 - Roma, 9 giugno 1573) è stato un vescovo, appartenente all'ordine domenicano.

Biografia

Originario di Chio, entrò nell'ordine domenicano nell'isola natale, trasferendosi poi a Bologna, dove si formò.
Dal 1547 al 1549 fu quindi priore di S. Maria di Castello in Genova.
Nel 1550 fu nominato vescovo di Laodicea e iniziò a servire Ercole Gonzaga come suo suffraganeo a Mantova. Gonzaga gli affidò in particolare il compito di redigere il Catecismo, overo Instruttioni delle cose pertinenti alla salute delle anime, che rifletteva il programma pastorale del cardinale di Mantova (il Catecismo fu completato da Bartolomeo Ghisellini e pubblicato nel 1555).
Nel 1552 gli fu affidata la visita apostolica dei primi barnabiti a Milano che permise l'approvazione di quest'ordine.
Dal 1553 al 1559 fu nunzio in Spagna. Durante il viaggio di ritorno si fermò a Ginevra dove incontrò Calvino e diversi suoi collaboratori, tra i quali Galeazzo Caracciolo.
Nel 1560 fu nominato vescovo di Lanciano. Nel febbraio 1561 partecipò all'esame degli scritti di Giovanni Grimani, patriarca di Aquileia e nel maggio 1561 fu incluso nella commissione incaricata della revisione del processo contro Pietro Carnesecchi. Formulò una lieve condanna dei testi di Grimani e si espresse per un'abiura de levi del Carnesecchi. Nel 1562-63 partecipò attivamente al concilio di Trento.

Dal 1564 risulta tra i consultori del Sant'Uffizio.

Ebbe una parte rilevante nella stesura del Catechismus ad parochos tridentino, venendo incluso con Muzio Calini, Egidio Foscarari e Francesco Forreri nella commissione incaricata da Pio IV di redigere il testo (1564). Partecipò poi anche alla commissione incaricata da Pio V di rivedere tale testo, presieduta dal cardinale Guglielmo Sirleto: il risultato fu il Catechismo romano del 1566.

Nell'ottobre 1566 Pio V lo nominò vescovo di Alba e lo incaricò di visitare 23 diocesi dell'Italia settentrionale. Terminata la visita nella primavera 1567, si consacrò al governo della diocesi di Alba fino al 1572 allorché Gregorio XIII lo chiamò a Roma per inviarlo poi a Madrid presso Filippo II per convincere il sovrano spagnolo a continuare la guerra contro i Turchi nel Mediterraneo.
Morì poco dopo il rientro a Roma da questa missione.

Opere

Bibliografia

  • M. Maiorino, Marini, Leonardo, in DBI, vol. 70 (2008).
  • Roberto Rezzaghi, Il Catecismo di Leonardo de’ Marini nel contesto della riforma pastorale del cardinal Ercole Gonzaga, LAS, Roma 1986.
  • Herman H. Schwedt, Die Anfänge der Römischen Inquisition. Kardinäle und Konsultoren 1542 bis 1600, Herder, Freiburg 2013, pp. 173-175.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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