Torrecilla, Juan de

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Juan de Torrecilla Manso (o Giovanni Torresiglia) nasce il 21 maggio 1582 a Badarán, nel nord della Spagna, ma trascorre gran parte della sua vita in Sicilia, dove arriva probabilmente nel 1609 insieme allo zio Esteban de Torrecilla, inquisitore dell’isola. Studia presso il monastero benedettino di Santa Maria Lavinia e nel 1620 inizia a esercitare la professione di promotore fiscale presso il tribunale del Sant’Uffizio a Palermo. Nel 1629 passa alla carica di Inquisitore in sostituzione dello zio Esteban, rientrato in Spagna. Nel 1634 viene nominato decano della Chiesa di Agrigento e nel 1644 abate del monastero benedettino e arcivescovo di Monreale. Proprio a Monreale viene colto dalla notizia della rivolta di Palermo. Nel maggio del 1647 si trova a fronteggiare la rivolta esplosa a Palermo in seguito all’aumento della tassa sul macinato. Da Monreale, Juan de Torrecilla si reca prontamente verso la capitale, dove, insieme al collega Diego de Trasmiera, prova a calmare la folla che, inferocita, assalta il palazzo della Vicaria, carcere pubblico della città. Da Palermo, il tumulto si espande rapidamente nella vicina Monreale, dove vengono liberati i prigionieri delle carceri vescovili. Nella cittadina, l’ordine viene ristabilito dalle truppe della cavalleria inviate dal viceré di Sicilia il marchese de los Veles.
Durante il suo arcivescovato, Torrecilla si distingue per la sua «insigne pietà e piacevolezza nel trattar con i sudditi». Fonda l’orfanotrofio femminile denominato “della Badiella” e trasferisce l’Ospedale di Santa Caterina nella Chiesa dell’Odigitria. Lungo il corso della sua carriera siciliana, Juan de Torrecilla ottiene altre numerose e prestigiose cariche quali giudice della Regia Monarchia, nel 1636 e presidente e capitano generale del Regno Sicilia nel 1644. Colto da un attacco apoplettico, muore a Palermo il 28 gennaio 1648.

Bibliografia

  • Gaetano Millunzi, L’Ospedale Civico e le istituzioni sanitarie in Monreale nel sec. XVI: appunti storici e documenti inediti, Boccone del Povero, Palermo 1901, pp. 7-8.
  • Giovanni Evangelista Di Blasi, Storia cronologica de' vicerè, luogotenenti e presidenti del Regno di Sicilia, Stamperia Oretea, Palermo 1842, p. 872;
  • Michele Schiavo, Del Tribunale della Santissima Inquisizione in Sicilia con memoria degl’Inquisitori del Santo Ufficio di Sicilia, Biblioteca Comunale di Palermo, manoscritto ai segni Qq D 47, f. 157.
  • Giovan Luigi Lello, Descrizione del real tempio e monasterio di Santa Maria Nuova di Monreale: vite de' suoi Arcivescovi, Abbati e Signori, Regia Stamperia d’Agostino Epiro, Palermo 1702, p. 107-108.

Article written by Valeria La Motta | Ereticopedia.org © 2016

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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