Pavesi, Giulio

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Giulio Pavesi (Bergamo, 1510 - Sorrento, 11 febbraio 1571) è stato un inquisitore domenicano e arcivescovo.

Magister sacrae theologiae, fu priore di S. Caterina in Napoli.
Fu amico di Girolamo Seripando, ma anche di Giulia Gonzaga e Pietro Carnesecchi, e fu lui stesso sospettato di eresia (Gian Francesco Alois lo accusò apertamente nel corso del suo processo del 1564).
Tuttavia fu molto stimato da Gian Pietro Carafa e fu consultore dell'Inquisizione diocesana di Napoli quando questi era arcivescovo della città. Divenuto papa il Carafa, Pavesi fu nominato vescovo di San Leone (23 agosto 1555) e di Vieste (2 ottobre 1555) e infine arcivescovo di Sorrento (20 luglio 1558). Pavesi fu altresì commissario dell'Inquisizione romana a Napoli dal 1557 al 1562 (e contemporaneamente nunzio apostolico nel Regno dal 1558 al 1560). In quanto tale perorò con vigore la repressione dei valdesi di Calabria e procedette contro Carnesecchi.
Partecipò all'ultima fase del concilio di Trento e nel 1562 fu incluso da Pio IV nella commissione incaricata di rivedere l'Indice di Paolo IV.
Fu nunzio nelle Fiandre nel 1566.
Morì nel 1571.

Bibliografia

  • Processo Morone2, vol. 2, pp. 1041-1042, nota 5.
  • Michele Cassese, Pavesi, Giulio, in DBI, vol. 81 (2014).
  • Gabriele Russo, L'attività riformatrice di Giulio Pavesi arcivescovo di Sorrento, 1510-1571, Tipografia Giuseppe Petagna, Sorrento 1956.

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Article written by Daniele Santarelli | Ereticopedia.org © 2014

et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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