Francesco spadaro

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Francesco "spadaro", detto Spagnoletto, è stato un eretico radicale del XVI sec.

Esercitava la professione di spadaio a Padova, ma era originario di Milano (come dichiarò durante il suo processo veneziano). Fu ribattezzato da Nicola d'Alessandria nell'abitazione padovana di Francesco della Sega. La sua casa nei pressi del Portello ospitò alcune delle riunioni degli anabattisti veneti che si svolsero nella città tra febbraio e maggio 1550. Fu arrestato per ordine dell'Inquisizione veneziana dopo la delazione Manelfi. Il suo processo si concluse con la condanna all'abiura in pubblico e al servizio nelle galere.

Bibliografia

  • Luca Addante, Eretici e libertini nel Cinquecento italiano, Laterza, Roma-Bari 2010 (in part. pp. 186-187).
  • Carlo Ginzburg, I costituti di don Pietro Manelfi, Sansoni - The Newberry Library, Firenze-Chicago 1970, p. 46.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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