Porto, Francesco

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Francesco Porto, citato anche come da Porto (Rethymno, isola di Creta, 22 agosto 1511 - Ginevra, 5 giugno 1581), è stato un umanista ed eretico cretese.

Fu insegnante di greco a Modena per un decennio fino al 1546. Si trasferì quindi a Ferrara, dove fu lettore di greco all'università e precettore delle figlie di Renata di Francia. Colpito dalla delazione Manelfi, fu cacciato da Ferrara nel marzo 1554 e trovò rifugio a Venezia. Fuggì quindi in Svizzera nel 1559 (dopo aver subito un processo da parte dell'Inquisizione veneziana ed essersi sottoposto all'abiura). Da settembre 1561 fino alla morte insegnò greco a Ginevra, città dove si integrò pienamente, ottenendone la cittadinanza sin dal 1562.

Bibliografia

  • Matteo Al Kalak, Porto, Francesco, in DBI, vol. 85 (2016).
  • Processo Morone2, vol. 1, pp. 11-12, nota 11.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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