Burlamacchi, Francesco

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Francesco Burlamacchi (Lucca, 1498 - Milano, 14 febbraio 1548) è stato un patrizio e mercante lucchese.

Nel 1546, mentre era gonfaloniere (carica già rivestita nel 1532), ordì una congiura antimedicea con l'obiettivo di suscitare una rivolta nell'Italia centrale, che abbattesse non solo i Medici, ma anche il papato: il progetto prevedeva la costituzione di una federazione di libere città. Burlamacchi era ispirato da un repubblicanesimo a sfondo religioso, con echi savonaroliani ma anche filoriformati. Scoperta la congiura, fu arrestato e torturato e quindi consegnato dalle autorità lucchesi a Ferrante Gonzaga, governatore di Milano. Fu infine giustiziato a Milano il 14 febbraio 1548.

Bibliografia

  • Simonetta Adorni Braccesi, Una città infetta: la Repubblica di Lucca nella crisi religiosa del Cinquecento, Olschki, Firenze 1994.
  • Marino Berengo, Nobili e mercanti nella Lucca del Cinquecento, Einaudi, Torino 1965.
  • Michele Luzzati, Burlamacchi, Francesco, in DBI, vol. 15 (1972).
  • Renzo Ristori, Le origini della Riforma a Lucca, in "Rinascimento", III, 1952, pp. 270-292.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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