Rivarola, Filippo

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Filippo Rivarola è stato un abate e gazzettiere, condannato a morte e giustiziato a Roma nel 1708.

Fu condannato a morte e decapitato a Roma presso Ponte Sant'Angelo il 4 agosto 1708 "per aver ritenuto Pasquinate contro il Papa [Clemente XI], sparlato del medesimo e per avuto commercio con gli eretici". Inoltre, secondo le accuse, pur essendo sacerdote, per vent'anni non aveva mai detto messa (e per questo fu degradato). Prima dell'esecuzione fu duramente torturato, al punto che fu portato al patibolo in barella e ormai moribondo.

Bibliografia

  • Alessandro Ademollo, Le giustizie a Roma dal 1674 al 1739 e dal 1796 al 1840, Forzani e C., tipografi del Senato, Roma 1881, pp. 30-32.
  • Domenico Orano, Liberi pensatori bruciati in Roma dal XVI al XVII secolo, Bastogi, Foggia 1980 [1904], pp. IX-X.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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