Sozzini, Celso

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Celso Sozzini o Socini (Siena, 1517 - Siena, 1570) è stato un giurista.

Studiò e insegno a Siena, quindi dal 1551 fu chiamato a insegnare diritto canonico presso l'Università di Bologna, dove già insegnava il padre Mariano Sozzini. Morto questi nel 1556, gli succedette nella cattedra.
A Bologna fondò nel 1554 l'effimera Accademia dei Sizienti, trasferitasi poi a Siena dove Celso fece ritorno nel 1563.

Fu oggetto di indagini da parte dell'Inquisizione, ma la sua posizione di docente universitario e il suo dichiararsi sempre cattolico lo preservarono da conseguenze peggiori (come nei casi del fratello Cornelio Sozzini, più volte incarcerato e processato, dell'altro fratello Lelio Sozzini e del nipote Fausto Sozzini, costretti all'esilio).

Bibliografia

  • Paul F. Grendler, The Universities of the Italian Renaissance, Johns Hopkins University Press, London 2002.
  • Valerio Marchetti, Gruppi ereticali senesi del Cinquecento, La Nuova Italia, Firenze 1975.
  • Michaela Valente, I Sozzini e l’Inquisizione, in Lech Szczucki (a cura di), Faustus Socinus and his Heritage, Polish Academy of Sciences, Kraków 2005, pp. 29-51.
  • Michaela Valente, Sozzini, Celso, in DBI, vol. 93 (2018).
  • Giampaolo Zucchini, Celso e Camillo Sozzini nel gruppo ereticale familiare. Nuovi documenti in Svizzera, 1561-1570, Centro stampa Lo Scarabeo, Bologna 1981.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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