Caccianemici, Camilla

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Camilla Caccianemici, moglie di Camillo Regnoli, arrestata nel 1567 nell'ambito della retata inquisitoriale contro il circolo ereticale faentino, fu condannata a morte e giustiziata per impiccagione - quindi il cadavere fu arso sul rogo - il 23 agosto 1569 a Faenza. Tre mesi prima il marito era stato giustiziato nello stesso modo a Roma.

Bibliografia

  • Salvatore Caponetto, La Riforma protestante nell’Italia del Cinquecento, Claudiana, Torino 19972, p. 297.
  • Francesco Lanzoni, La controriforma nella città e diocesi di Faenza, F. Lega, Faenza 1925.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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