Gianetto, Battista

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Battista Gianetto è stato un artigiano del XVI sec. perseguitato dall'Inquisizione.

Fabbricante di basti come il padre e il fratello Stefanino, nel 1569 fu inquisito dal Sant'Uffizio di Vercelli nell'ambito di un'inchiesta che coinvolgeva, oltre al fratello, Battista Farina e Giuseppe Zuccari. Ammise di aver ricevuto libri eretici tramite lo zio materno Pietro Paolo Brunello, che si era convertito al calvinismo e si era rifugiato a Ginevra e che i fratelli avevano pure in un'occasione nascosto in casa per tre giorni e sovvenzionato. Pentitosi, fu condannato al carcere perpetuo e a varie altre pene accessorie e abiurò, insieme al fratello e a Girolamo Zuccari, nella chiesa di San Paolo a Vercelli il 23 ottobre 1569.

Bibliografia

  • Giorgio Tibaldeschi, Eretici a Vercelli nell’età della Controriforma, in "Bollettino Storico Vercellese", 13, 1984, p. 5-46: pp. 14, 17-19.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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