Lombarda, Antonia

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Antonia Lombarda è stata una donna perseguitata per stregoneria.

Fu incriminata a Napoli nel 1586, insieme ad Faustina Vulcana, in seguito alla morte di Giovan Domenico Cangiano, un uomo ricco che, gravemente malato, aveva fatto ricorso a fattucchieri per curare il suo male. Del suo caso si occuparono Carlo Baldini, commissario del Sant'Uffizio a Napoli, e Flaminio Torcella, vicario arcivescovile. La donna confessò di aver stretto un patto col diavolo ma negò, malgrado una certa insistenza da parte dei giudici, di aver partecipato al sabba. La Congregazione del Sant'Uffizio, consultata sul caso, ordinò, con lettera del cardinal Giacomo Savelli del 19 settembre 1587 al vicario Torcella, che la donna dovesse abiurare de vehementi ed essere sottoposta alla frusta pubblica.

Bibliografia

  • Giovanni Romeo, Inquisitori, esorcisti e streghe nell’Italia della Controriforma, Sansoni, Firenze 1990.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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