Boccadoro, Alberto

Dizionario di eretici, dissidenti e inquisitori nel mondo mediterraneo
Edizioni CLORI | Firenze | ISBN 978-8894241600 | DOI 10.5281/zenodo.1309444


Alberto Boccadoro, borgognone, fu processato e condannato a morte per eresia dall'Inquisizione romana nel 1569. Il 25 maggio 1569 fu portato presso Ponte Sant'Angelo a Roma per essere giustiziato. Rimasto a lungo impassibile, da ultimo si confessò e si pentì con molta contrizione di fronte ai presenti. Data la sua giovane età e l'impressione destata dal suo pentimento, gli fu risparmiata la vita.

Bibliografia

  • Salvatore Caponetto, La Riforma protestante nell'Italia del Cinquecento, Claudiana, Torino 19972, p. 384.
  • Domenico Orano, Liberi pensatori bruciati in Roma dal XVI al XVII secolo, Bastogi, Foggia 1980 [1904], pp. 38-39.

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et tamen e summo, quasi fulmen, deicit ictos
invidia inter dum contemptim in Tartara taetra
invidia quoniam ceu fulmine summa vaporant
plerumque et quae sunt aliis magis edita cumque

[Lucretius, "De rerum natura", lib. V]

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